La Depressione è caratterizzata da persistente umore basso e mancanza di piacere e interesse per le diverse attività. A questi sintomi possono associarsi scarso appetito, insonnia, mancanza di energia e demotivazione, difficoltà a concentrarsi, sentimenti di impotenza e inutilità o ancora eccessivi sensi di colpa, ricorrenti pensieri di morte, ideazione suicidaria.
Le persone depresse tendono a percepire se stesse, l’ambiente circostante e il futuro in maniera negativa. Si considerano inadeguate, incapaci e non meritevoli. Non nutrono speranza nel futuro e avvertono un profondo senso di perdita, che può riferirsi a eventi del passato o a evenienze che potrebbero verificarsi.
La causa della depressione può essere ravvisata nella combinazione di fattori biologici, ambientali e psicologici. Accanto alla predisposizione genetica a sviluppare il disturbo, è importante sottolineare il ruolo svolto da esperienze. Traumi ed eventi particolari portano alla formazione di schemi cognitivi (modi di pensare e valutare) attraverso i quali la persona interpreta la realtà. In genere si tratta di interpretazioni distorte, basate su una visione eccessivamente negativa di sé, degli altri e del futuro. Queste interpretazioni hanno l’effetto di abbassare ulteriormente il tono dell’umore.
La Terapia cognitivo-comportamentale, eventualmente integrata con la cura farmacologica, agisce attraverso strategie cognitive e strategie comportamentali. Le tecniche cognitive si basano sul presupposto che i pensieri e le convinzioni influenzano lo stato emotivo e i comportamenti. L’obiettivo è imparare a identificare e in seguito modificare i pensieri depressogeni, fonte di sofferenza. Le tecniche comportamentali, invece, agiscono sui cambiamenti comportamentali associati alla depressione. La persona depressa, demotivata e priva di energia, tende infatti a ridurre le attività e gli impegni; ciò attiva un circolo vizioso che determina un ulteriore peggioramento del tono dell’umore. La terapia ha l’obiettivo di aumentare il livello di attività e far in modo che la persona sperimenti nuovamente il piacere e la voglia di agire.